Documenti da tenere sui natanti da diporto
Per gli appassionati del mare avere un’imbarcazione con la quale solcare le onde è un’emozione indescrivibile ma, parafrasando un po’ la citazione, da grandi emozioni derivano grandi responsabilità.
La sicurezza viene prima di tutto, quindi è obbligatorio portare in ogni viaggio i dispositivi di protezione. Oltre a questo, la legge prevede di portare sempre a bordo anche alcuni documenti.
Se pensi che siano pochi come quelli che devono essere portati su un’automobile abbiamo una brutta notizia per te… la lista per le imbarcazioni è un pochino più lunga!
Per essere sicuro di avere tutto in regola continua a leggere l’articolo.
I documenti obbligatori
Innanzitutto la prassi prevede che ogni persona a bordo possa essere riconoscibile tramite un documento, quindi la carta d’identità oppure la patente di guida.
La lista dei documenti specifici relativi all’imbarcazione cambia sulla base della tipologia del mezzo, ma per quasi tutti è previsto l’obbligo di avere la patente nautica.
La licenza è necessaria in caso di:
- navigazione oltre sei miglia dalla costa,
- conduzione di mezzi per lo sci nautico, acquascooter o attività similari (a prescindere dalla potenza del motore),
- guida di unità da diporto oltre i 24 metri
- comando di unità che abbiano un motore che vada oltre i 40,8 cavalli o in base alla cilindrata (una cilindrata superiore a: 750 cc se a carburazione a due tempi; 1.000 cc se a carburazione a quattro tempi, fuoribordo; 1.300 cc se a carburazione a quattro tempi, entrobordo; 2.000 cc se diesel.
Abbiamo visto che i documenti da tenere a bordo cambiano a seconda della tipologia di imbarcazione e in questo articolo ci concentreremo sui natanti da diporto.
Prima di tutto, abbiamo ben chiaro cosa sono? Facciamo un piccolo ripasso.
Con l’espressione natanti si intendono le unità a remi oppure a vela utilizzate per diporto o pesca sportiva, che non superino la lunghezza di 10 metri. Questi mezzi sono considerati dalla legge come beni semplici e quindi non è necessaria la loro iscrizione al Registro Imbarcazioni, aspetto che semplifica enormemente la parte burocratica: in questo caso infatti è sufficiente avere i documenti di riconoscimento delle persone a bordo.
L’iscrizione al registro delle imbarcazioni permette di ottenere la licenza di navigazione, il documento che riporta i dati della barca e del motore, in cui sono indicati i limiti di navigabilità e la portata ed il numero delle persone trasportabili.
Per i natanti a motore la faccenda si complica leggermente e a bordo devono esserci questi documenti:
- Dichiarazione di potenza del motore: prende il posto del vecchio certificato d’uso del motore. Per stabilire l’obbligo di patente o meno nel documento devono essere riportati i dati relativi appunto alla potenza del motore (espressi in kW/CV) e la cilindrata. Questa dichiarazione è rilasciata dalla casa produttrice del motore, quindi in caso di smarrimento o furto deve essere richiesto un duplicato.
- Polizza assicurativa: copre la responsabilità civile per danni a terzi (limite di garanzia minimo 2.500.000 euro) per le unità munite di motore, a prescindere dalla potenza. Occorre ricordare che esporre il tagliando non è più obbligatorio ma è sufficiente comunicare in via telematica all’Archivio Telematico Centrale della Nautica da Diporto (ATCN) i dati relativi all’assicurazione.
Quando si decide di allontanarsi con l’unità da diporto e superare i 12 miglia dalla costa, oltre ai documenti appena citati, sarà necessario avere a bordo anche il certificato di omologazione e la dichiarazione di conformità, rilasciata dal produttore. Questi sono atti necessari dai quali risulta che il mezzo è idoneo per la navigazione senza alcun limite.
Una piccola curiosità
Sapevi che se navighi con un natante non puoi battere bandiera italiana (e di nessun altro paese)?
Questo implica che se si naviga in acque internazionali si violano le norme del diritto di navigazione, per cui ogni Stato ha il diritto di navigare in alto mare solo con unità che battono la bandiera relativa. Questo significa che un’unità di diporto pur essendo tecnicamente idonea a navigare oltre le 12 miglia, non è giuridicamente autorizzata a oltrepassare quel limite.
E tu pensi di essere in regola con tutti i documenti o questa giungla burocratica ti distrugge? Se hai bisogno di aiuto affidati a un’agenzia marittima con anni di esperienza come Diporto Facile!
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.